martedì 14 aprile 2015

Gambe in spalla, senza dimenticar lo zaino.

Avendo avuto il fidanzato in un'altra città per anni, con relativa combriccola e cose da fare, quando mi son ritrovata sola (si dice single, Charlie, single!) ho avuto non poche difficoltà a riavviare rapporti umani di varia profondità nel paesiello o dintorni.
Chi si è sposato, chi si è scazzato, chi è cambiato, chi ha trovato cambiata me.
Inizialmente è stato un bene, forse, avevo bisogno di riappropriarmi della mia vita, di riprendere possesso della mia quotidianità solinga, dei miei gusti, delle mie preferenze, delle mie pigrizie, di fare piccoli passi per conto mio per scaricar tutta la tensione e la tristezza e rigenerarmi di vitalità ed energia.
Poi, appunto, un viavai di volti conosciuti, di tentativi di riavvicinamento, abbozzi di frequentazioni, tutti sfociati nella noia, nella perplessità, nel rancore.
Quando stavo per arrendermi, ritagliandomi il mio angolo di pacifica solitudine, ecco che, casualmente, al bar conosco una fanciulla del paesiello, LaRouge, che mi coinvolge sempre più in attività paesane in cui mai avrei pensato di poter venir introdotta (intendiamoci, in primis per mia ritrosia e pigrizia, nel far il primo passo verso qualcosa/qualcuno a me ignoto).
E così domani sera prima riunione col cai giovanile, per conoscere i genitori dei piccoli escursionisti con cui passerò, spero ben, allegre (e solari!!!) domeniche per l'estate entrante.
(ora che ci penso volevo scrivere dell'amicizia al tempo di feisbùc, ma la mente mi ha portato altrove. Ritenterò nei prossimi giorni, se ricorderò di cosa volevo parlare).

3 commenti:

  1. attendiamo l'amicizia al tempo di feisbuc, che ai tempi dei blog già transitò

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  2. @Walter: Ritieniti spronatore della ripartenza! :P
    @Nathan: Vecchia roccia! Saper che bazzichi sempre da queste parti quasi quasi mi commuove! :D

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