lunedì 27 giugno 2011

Il giallo, questo colore ingrato.

Tutto è iniziato sabato, quando ho deciso che con la t-shirt stava proprio bene abbinarci le scarpe da tennis gialle.
Proprio quelle che avevo desiderato, bramato, supplicato  e, chissacomemai, ricevuto in regalo al compleanno.
Proprio quelle che dopo averle desiderate bramate supplicate ricevute ed indossate hanno generato vesciche su vesciche sull'alluce del piede destro, sempre e comunque, senza tregua e senza speranza.
Ma, ovvio, son testona ed ottimista per natura.
Quindi, sabato, appunto, le ho indossate, memore e menefreghista.
Ed infatti, sabato sera, la vescica lustra e lancinante faceva mostra di sè.
Tutto è proseguito stamane quando mentre tentavo di dare una parvenza umana al mio occhio assonnato, tentavo di aprire il mascara.
Trattasi di aggeggio di cilindrica fattura. E gira e gira e gira e girava su se stesso scivolando fra le dita. Sarà mica che ho le mani mezze bagnate? e asciughiamole ben benino. Ripigliamo il contenitore e gira e gira e gi..ecco forse si apre! un bello strappo mò ed il gioco è fatto.
E schizzi di sangue in ogni dove. 
Le dita prensili devastate dal bordo del cappuccio, mattonelle e lavandino che manco in uno scannatoio professionale.
E chiaro, mi dovevo ancora vestire. 
Di bianco e giallo.

2 commenti:

  1. I miei mi prendono in giro, ma io per i piccoli incidenti domestici uso il cotone emostatico, così evito di schizzare sangue dappertutto!

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  2. Azz! Io una volta, in Valle, mi tagliai malamente un polpastrello. Misery, chi altri? mi tamponò il getto continuo di sangue con cotone emostatico...un dolore immenso, mai più!

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