mercoledì 9 febbraio 2011

Temo ergo casco.

Settembre 2010.
Charlie in procinto di partire per il primo volo della sua esistenza, nonchè per fare zuzzurellare in giro per mezza Europa un dieci giorni viene tampinata da ColeiCheUnTempoLinguettava, motivo della molestia presto detto: scegliere il colore del tessuto della cadrega nuova.
E la vecchia seggiola? Si erano sfondate le sospensioni o come misericordia si chiamano. E non so se per il mio dolce peso o per la delicatezza con cui alle volte mi ci schiantavo, fra l'isterico il provato e lo snervato.
Rossa. La scelsi rossa.
Febbraio 2011. 
Cinque mesi dopo, Charlie riceve la sua nuova fiammante scattante seggiola rossa, munita di tutte le molle più mollose esistenti. La rigira per ammirarsela bene. Ci si posa delicatamente sopra. 
Tlèn tlòn.
Una vite e un bulloncino rotolano sul pavimento.
Ennò, non è possibile che sia colpa del mio dolce peso e non son stressata al momento, tant'è vero che alla primula non s'è appassito ancora un fiore che sia uno!
Con inquietudine raccolgo vite e bulloncino, ribalto la seggiola per vedere da dove son cascati fuori e complotto! su quattro viti che sarebbero state utili et necessarie nella loro tenace presenza, ce n'era solo una!

3 commenti:

  1. Anche a me cadono sempre le viti dalla sedia! Dopo un po' si spanano e non c'è niente da fare :(

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  2. Mmmm... fossi in te controllerei anche i freni della charlimobile, è un classico!

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  3. @Paolo: massì, mettiamola così! ;)

    @JohnnyBoy: varda vè che se vado a sbattere ti riterrò assoluto et unico responsabile!

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