sabato 11 dicembre 2010

D'inverno, sono inabile alla fotografia.

Stamane una losca figura si aggirava per le vie del centro.
Per la verità, una via del centro. Nel senso che il centro preciso del paesiello è il sagrato della chiesa, da cui si diparte in due tronconi, uno a destra ed uno a sinistra, la via del centro.
Non perdiamoci in meandri che non esistono ed osserviamo la losca figura. 
Ella incede maestosa, altera, glaciale. Ella si muove come se fluttuasse senza toccar terra, non muove il capo se non muovendo tutto il corpo insieme, come se fosse una statua. Ma una statua non è. Ha capelli lunghi lisci e corvini. Ha un volto pallido imbellettato come se fosse una bambola dei tempi andati. Indossa un abito nero che scende a coprir i piedi (da ciò, la leggenda che ella non cammini come tutti i comuni mortali ma veleggi). A ripararla dal freddo un mantellino di pelliccia. Ha, come le si conviene, un cavaliere. Che, a detta di molti, guasta la poesia del momento. Esso cammina, come tutti i bipedi umani, anzi peggio. Coi piedi a papera, piedi per giunta calzanti stivalazzi grigio perlaceo e borchiati. Esso è basso, quindi, malignità sparse intuiscono il rialzo nel tacco del fin stivale. Esso indossa un paio di jeans, una camicia bianca di raso, una sciarpa grigiazzurra e una giacca di panno beige. Non può mancare, mormora confortato il pubblico astante, l'occhiale da cafonazzo del quartierino.
I compaesani uniti, con plateale indifferenza, occhieggiavano i due, che han percorso, ripercorso e ricorso la via principale, tornando sempre lì, sul centro.
Ma che vogliono sti due? si chiedevano l'un l'altro i pensionati e le casalinghe e pure la perpetua e il sacrestano. Ma che cercano? si chiedevano i baristi e gli immobiliaristi e gli assessori e pure la Charlie.
E la prima a scoprirlo son stata me, che andavo verso la CharlieCar dopo la cocente delusione di non aver trovato melograno per il mio palato.
Una sposa cercavano. Che arrivava a piedi, dal parcheggio, trafelata, al braccio dell'ansante padre e al seguito invitati e paggette reggenti lo strascico (inesistente lo strascico, al punto da intralciare l'avanzata della carovana agghindata per il gran giorno).

6 commenti:

  1. Come incrociare una sposa in una mattinata di fine autunno e vivere felici:-)))

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  2. Vivere felice ...lei! Io avevo da arrancare fino alla macchina, senza melograno e senza Pranzo di Nozze! ;)

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  3. Sposa infreddata, sposa fortunata :-)

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  4. Beh, avendo già il marmocchio...oddio! vuoi vedere che non è del marito che si è maritata sabato?! Urka, devo indagare! =:O

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  5. Devo dire che compensi benissimo con la tastiera ^^
    (Oh, ma quanti post hai scritto da quando sono entrato nel casinostressantemensile? Recupererò, oh se recupererò)

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  6. (mi pare che hai recuperato tutto! dovrò postare ancora di più!) Tastiera sulla rampa di lancio!!!

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