venerdì 26 ottobre 2012

Eroi ai tempi dell'esodo valligiano.

In codesta settimana si è attuato il primo smottamento ufficiale della Valle.
La cella che ospitava Smutandata, Olivia, Esaù et Bradipo è stata svuotata di ogni scrivania, seggiola, dossier, stampante, cartaccia.
Le quattro profughe son state incasellate in due cellette piccine picciò, tranne Olivia che amorevolmente sarà ospite nella mia cella, quando riterrà di degnarci della sua presenza.
Omotti sudaticci si son adoprati a caricare furgoni di roba da rottamare (e son sopravvissuta) o da portare nella Novella Valle.
Ometti sudaticci si son adoprati a sistemare cavi, pc, telefoni (unico trapasso accertato la calcolatrice di Misery, ma essi si son spergiurati innocenti).
Tutto sto omettume ha prodotto un'impennata ormonale. Da parte di LaToya, come prevedibile. Da parte di Codaliscia, come scusa a) per non lavorare; b) per mostrar la sua virilità parlando di calcio, zelig, moto.
Sia come sia, tutto sto andirivieni di persone e mobilia e cavi ha scatenato l'esodo delle più immonde specie insettifere, che poltrivano da anni ed anni sotto pile di pratiche ammonticchiate indecorosamente.
L'inquietante scoperta l'ho fatta martedì mattina, mentre davo da bere alla pianta che ho dimenticato in un cantuccio (è ancora viva mica per niente). 
Un ibrido fra un ragno una mosca una cimice una cavalletta si stava rilassando sopra lo stabilizzatore del mio computer. Ho evitato l'urlo munchiano per non snervare Misery, chè non è mai bella cosa. Ho notato, altresì, che la brutta creatura non si muoveva. Quindi ho fatto finta di non farci caso.
Senonchè ieri ho lasciato i due ometti elettricisti in cella a cercar di posizionare il telefono per Olivia.
Quando son tornata, il più chiacchierino mi ha informato che sotto la mia scrivania c'era un animale.
Atteggiandomi a splendida temeraria mi son abbassata per guardare dove si era intafanato il mostro, trovandomi davanti la crapa pelata del più malmostoso dei due. 
Mi rialzo, sogghigno, affermo: "vabbè, dai, pora stela, lascialo lavorare in pace!"
Mi risponde: "Ma nooo, non è lui l'animale. C'è un coso che salta!"
E tu pensa che belle persone esistono. 
Nonostante lo sfottò, l'animale umano, non solo ha terminato senza far danni, ma ha pure gentilmente raccolto con un pezzo di carta la bestia immonda gettandolo fuori dalla finestra.

4 commenti:

  1. A me fa tenerezza il microcosmo che si è creato fra cavi e scartoffie. Un universo parallelo, praticamente.

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  2. @Alda: Ci sooono! Ah i buoni propositi alle volte fan tornare!
    @evaso: un universo avverso e perverso!

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