lunedì 3 ottobre 2011

Biscotti e castagne.

Ieri ho fatto biscotti.
Non per quell'aria frizzantina profumata d'autunno. Chè, non so altrove, ma qui proprio neanche usando sostanze allucinogene se ne intuisce l'arrivo.
Li ho fatti, comunque, perchè da circa tre mesi, e quasi in scadenza, ho comprato un pacchetto di farina di mandorle. Per far poi che cosa, boh.
Fare i biscotti è un'arte. Che non mi appartiene. 
E' tutta questione di tempo di cottura. Nel mio caso, o troppo, o troppo poco.
Ieri era troppo. Una base di tre millimetri carbonizzata non è un bel sentire. Nè per il naso nè per le papille. 
Ma noi siam gente che mica s'arrende per così poco. E, presa la grattugia, abbiam cavato fuori una tonnellata di briciole nerenere da buttare.
Il resto era apprezzabile.
(200 gr. di farina di mandorle, 150 gr. di zucchero a velo, 25 gr. di miele, un uovo, un forno, una teglia, 220 gradi per quindici minuti - e son troppi che te lo dico a ffaà)

5 commenti:

  1. da buttare????
    e ai passerotti non ci hai pensato?????

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  2. io l'arrivo dell'autunno l'ho sentito grazie a questo raffreddore canaglia (mi piace l'aggettivo canaglia:vintage e ricercato..)anzi no...causa raffreddore npon sento proprio una mazza...

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  3. @Paolo: Vero! Per quello li ho bruciacchiati!

    @Charlie68g: ma quali passerotti?! Me li so' magnati, pure a rischio di distruggere i pochi denti sani!

    @giardigno65: e il disprezzabile?

    @elisewin7: (in quanto anziana, canaglia l'abbino alla nostalgia di AlBano&RominaPower, indi, vintage e pure garbage!) io ho il raffreddore tutto l'anno, ma in quanto dotata di nasopalla gli olezzi li avverto benissimo, e per ora, sudorazzo a palla!

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