lunedì 18 luglio 2011

Valleide - Capitolo I

In questi giorni son sopraffatta dagli acciacchi (dell'età, che la stagione non mi par il caso, anche se la stagione medesima non si sta comportando come dovrebbe comportarsi in quanto stagione di stagione).
E son pure stracca bollita ora di sera, per carità, non quella stanchezza da stramazzare attappettata per terra, ma quella accumulata in mesi e mesi e mesi e compressa e pronta ad esplodere in crisi isterica fra il pianto il riso la strage di massa la catatonia immediata. 
Ed è colpa sua, della stanchezza, evvia anche della stagione, se non mi sfogo scribacchiando di sera in sera come vorrei. Perchè c'è proprio zero voglia, e ce ne sarebbe da scrivere.
Mi rendo conto, però, che nei prossimi giorni ne accadran sempre di più, percui meglio iniziare con il cavallo di Troia della situazione.
PeloRosa. Come da copione, seppur in un balenio improvviso di insulti serrati e saettanti, ha preso la palla al balzo e se n'è involato via.
E il boss? Il boss se la gode come un procione davanti ad una ciotola d'acqua. Anzi, ha pure la faccia tosta di sottolineare come aspetti a far la telefonata di prassi, per ufficializzare la separazione poco consensuale,  non essendo in grado di trattenere la giuioia e la contentezza che codesto crac ha provocato nella sua personcina.

4 commenti:

  1. Peccato, un elemento in meno su cui scrivere :(

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  2. il paragone colprocione è proprio calzante

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  3. Oh Chà, se vuoi una mano per la strage....io ti posso fare da palo!! (stasera je te rispond).

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  4. @Paolo: già, ma io non ne sentirò la mancanza!

    @giardi: il fagiano mi pareva inappropriato!

    @TagliuCCia: ti tengo da parte il machete deluXe, se vuoi! (la mattanza è prevista per settembre/ottobre)

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