venerdì 10 giugno 2011

Ho scampato l'ennesimo acquazzone. E già molto.

Io ricordo. 
Cioè, quel che la mia mente ha trattenuto e rielaborato dei brandelli di vita infantile sopravvissuti a tutto quel che è stato poi.
Io ricordo l'ultimo giorno di scuola, delle varie annate fra le elementari e le medie, come uno dei più felici. Niente cartella (eh, lo zainetto è arrivato dopo), niente diario su cui scrivere i compiti, niente nodo nella pancia per qualche chiamata alla lavagna improvvisa.
Solo risate, i maestri in jeans e maglietta, le domande sulle vacanze, l'organizzare la pizza con le mamme. 
E, appena la campanella suonava, via di corsa nella trimestrale libertà. 
E, dopo pranzo, in piscina, o al parco, o alle giostre.
Io ricordo. 
E codeste creature d'oggi, nel pomeriggio dell'ultimo giorno di scuola, dove li scodellano le madri?
Al centro commerciale.
Dove io contavo di rilassarmi a zonzo fra libri e docciashampoo.

2 commenti:

  1. Tornando a casa a pranzo mi sono imbattuto in un gruppo di ragazzine appena uscite da scuola i cui compagni si erano sbizzarriti ad impiastricciare i capelli con una cosa schifa color topo morto! Sembravano uscite da un set cinematografico :) F

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  2. Per ora quell'usanza, dalle mie parti, vige solo a carnevale! Per fortuna...anche se oramai, alla mia età, al massimo mi tiran uova marce! :D

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