sabato 19 marzo 2011

Un libro sui vampiri mi pareva appropriato.

Erano aaanni che non mi divert si scatenava un bel temporalone di quelli con lampi, tuoni, cielo neroneronero tutto d'un colpo, vento e grandine a secchiate. 
Doveva accadere proprio in concomitanza con la prima uscita da convalescente? Beh, sarebbe stato preferibile anche no, ma almeno avevo appena varcato la soglia della biblioteca, quindi me la son cavata indenne, a parte una chiccata sul muso mentre osservavo due defic ragazzette che correvano avanti e indietro dall'angolo della via per vedere se arrivava il morosino di turno. (Sì, alla loro età ero deficiente uguale, forse pure peggio, ma per fortuna non ricordo).
Mentre ululavo il mio ahia! contro il cielo è sopraggiunto un mio amato compagno delle medie. Uno di quei filarini che son talmente scontati e prevedibili che non arrivano da nessuna parte. E anche lui ridacchiava e scuoteva la testa all'indirizzo delle due fanciulline e mentre entravamo mi borbotta che ora se facessimo così poi avremmo acciacchi per minimo tre giorni. (non ho evidenziato che in questo periodo gli acciacchi di certo non mi mancano, e tantomeno sono di passaggio) 
E, comunque, ha chiosato, meglio averne per altri motivi.

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