mercoledì 30 marzo 2011

Omsa, che stress.

Shrekka va in pensione (domani ultimo giorno, domani cena di festeggiamento, domani si va per forza a comprar il dono, i soldi Codalix li ha già incamerati, che domande).
Una parte è stata rifilata a me. Mi son state date le istruzioni. Mi son state già passate le consegne. Mi sto già divertendo un mondo a capire cosa rispondere alle domande che mi vengon poste, domande nelle quali ci son parole che non ho mai sentito in vita mia, ma m'atteggio e temporeggio.
Il boss in tutto ciò vuol metterci becco per forza.
O meglio. 
Per trent'anni Shrekka ha fatto sto mesteè? Per trent'anni il boss l'ha lasciata fare senza profferir verbo o sindacare? Esatto. Esatto.
Ma da stamane no. Non va bene niente di come lavorava lei. No, non fate come vi ha spiegato lei. No, fate vedere tutto a me (ommisericordiadivinaepureprofana! ma lo deve proprio urlare dalla reception che la pensionanda sente tutto dalla sua cella?!).
- Charlie chiama il collega al telefono che chiedo come fa lui quello che farai tu!
- Ma boss, scusi eh, ma non è il caso di aspettare lunedì che Shrekka non c'è più?
- No! che tanto quella non capisce niente, chiamalo chiamalo!
Telefono, passo la telefonata, boss risponde.
* Collega! come stai? tutto bene? eheh, beh sai sto ridistribuendo le mansioni ed ho affidato quella parte ad una delle mie impiegate più in gambissima, potrei mandarla lì a vedere come fa la tua impiegata a farla?
(ora, a parte che se dici che son in gamba e poi mi spedisci a prender lezioni pare che io tanto in gamba non sia, ora, dico, se poi chiedi lumi su una mansione che non è quella su cui devo aver insegnamenti, ecco, diciamo che mi complichi l'esistenza su più livelli).

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