domenica 27 marzo 2011

Leonardo, la Brianza e i sotterranei.

E' fantastico essere invitati ad una gita da gente che non si vedeva da anni e anni e anni.
Un pò meno che il punto d'incontro sia alle 13 di domenica davanti all'incrocio del cimitero.
Un pò ancora meno quando alle 13,05 inizia a piovigginare e non si vede nessuno e inizi a dubitare di aver compreso bene il luogo di ritrovo e prendi il cellulare e chiami e ti risponde la madre dell'amica ritardataria che ti dice che ella non abita più lì e che il cellulare, sì, ce l'ha ma non lo usa.
Non faccio in tempo a mettermi sulla via di casa, mesta rassegnata e inumidita quando...eccoli!
Giubilo e tripudio nel mio cuoricino tali che smette pure di piovere.
La gita è piacevole, zeppa di scarpinate, di ricordi adolescenziali - beh, ricordi, ricordavo la metà della metà di quel che ricordavano loro - stupore per posti splendidi che mai uno immaginerebbe esistessero ad un tiro di schioppo da casa.
E queste giornate organizzate dal FAI son da vivere e sostenere anche per questo.
E l'organizzazione è stata impeccabile, pure la navetta bus che ci ha portato fuori e poi riportato in centro puntualissima, pure i ragazzini delle medie istruiti a far da guide nei vari luoghi d'interesse han svolto il loro compito con precisione e serietà - e malcelata timidezza mista ad emozione.
Le fotografie (ahime e vivavoi)  non si potevano fare.
E l'inclemenza del clima han fatto passare la voglia di tirar fuori la cam per il paesaggio.
(o quasi)

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