sabato 8 gennaio 2011

E snasandomi mi sento un chicco di caffè stantio.

In otto giorni di 2011 son già andata a Milano due volte. 
Se presagio è, spero sia foriero di viaggi frequenti e non di pendolarismo metropolitano imminente.
Sia come sia, ogni tanto la Charlie fa quella che va alle mostre d'arte.
E quando lo fa, si sappia, piove sempre.
E sia mai che vada con l'ombrello scozzese d'ordinanza che poi non so dove appoggiarlo, e, quando l'appoggio, chi se lo ricorda più, e poi sgoccioli ovunque e gli uscieri ti guardan male, e le cameriere ti accerchiano con secchiate di segatura, e le sciurotte te lo ladrano che fa pandàn con la loro sciarpetta natalizia.
Ombrellino piccino, perciò. Che seppur umidiccio si ficca benissimo nella tasca esterna della tracolla da combattimento.  Perfetto.
Se non fosse che il pomello spuntava spavaldo, ed infame ha arpionato la manica del giubbotto, mentre prendevo la tazzina del caffè, producendo un effetto catapulta tale da lordarmi, in ordine sparso, giubbotto cappello tracolla ombrellino ed entrambe le mani.
(per la serie: meglio tardi che mai.
E no, non ero ancora aromata)

4 commenti:

  1. Sei degna di Paperino! (e bada che si tratta di un complimentone!!!) Smack!

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  2. Mia sorella con un confetto rieno al rhum, non li fa Luca, ha sporcato: mani, centro, foulard e maglione. ^___* no.snob

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  3. @Paolo: già! Ho, però, resa felice la tintoria del paese!

    @LuciSSima: dopo Charlie Brown, è fra i miei preferiti! :*

    @no.snob: auch! spero ne avesso un altro di scorta con cui consolarsi, di confetto! (dìLuca che deve imparare pure questi, chè quando arrivo non potrà deludermi!)

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