mercoledì 3 novembre 2010

Il tartufo agì senza costrutto.

La CharlieCar, come la sua proprietaria attuale, detesta le stagioni fredde.
Mi si incupisce, mi si immusonisce, sbuffa, singulta, frigna.
In pratica, non si vede una beata mazza dal parabrezza e dal lunotto.
Sono appannati sempre, costantemente, tenacemente, bastardamente.
Ne ho provate di ogni, dal direzionare l'aria calda fredda tiepida (col risultato di sudare copiosamente o di tremare cianotica), dall'abbassare i finestrini (rattrapprendomisi le manine sul volante), dal usare un panno (lasciando fetide goccioline di condensa che decidono di scivolare nei momenti meno opportuni).
Lo so, comprarne una nuova, lo so. Ma a) chi glielo dice alla CharlieCar? b) chi glielo dice al mio conto in banca?
Sicchè la strategia è alzarsi cinque minuti prima (per ora, quando arriverà il freddo freddo, anche dieci, che col piccone dovrò toglier il ghiaccio), sedersi in macchina, bocchettoni posizionati a manetta e attendere che si dipani l'appannamento.
Stamane la strategia ha avuto il suo entusiasmante esordio.
La sottoscritta, carica di borsa, sacchetta della pappa, panno (bisogna sempre avere un piano di riserva), è arrivata alla macchinina, ha cercato a tentoni nella borsa le chiavi e non le ha trovate nella tasca adusa. Ha tasteggiato nell'altra tasca, quella con le chiavi di casa, dove appunto stavano le chiavi di casa e nulla più. Ha appoggiato il panno sulla macchina, la sacchetta della pappa sul marciapiede (ci si domanderà perche' non sul cofano e anch'io, ora, me lo domando), ha aperto ben bene la borsa, ma niente. Non c'erano le chiavi. Ha alzato gli occhi al cielo, sia in prece sia in scandaglio neuronale sia in sacramenti sia riflessione. Ha, con la coda dell'occhio notato un pastore tedesco che bello bello libero libero si è allontanato dal padrone avvicinandosi (aiut! signor padrone lo richiami aiut!) alla sacchetta (fiù) e snasandoci dentro speranzoso (eccaromio, sono a dieta, non c'è trippa per gatti cani o umani, solo pasta con olio ed erba cipollina, tiè).
Ma lo spavento è stato tale che ha dato uno scossone alla memoria. In tasca, ecco dove le ho riposte ieri sera! In tasca, avendo da portar in casa, sacchetta della pappa vuota, ombrello (chè pioveva), sacco della spesa fruttaiola.

5 commenti:

  1. Ma guarda un po'... hai traslocato alla grande! Grazie per avermi avvertito, sennò mi trovavi ancora lì davanti al tuo vecchio blog ad aspettare hihihi

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  2. Anche la mia auto è come la tua. Cioè.. nel senso che è come la sua proprietaria quindi... odia il caldo e ama il freddo, di conseguenza fino a fine febbraio sto serena! :-)

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  3. @Paolo: Eheheh, ho visto che sei passato dalla casa vecchia, allora ti ho dato la dritta! :)
    @Luce: Non dubitavo che la tua macchinina adorasse il freddo...brrr! Con gomme da neve perenni?

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  4. Bene... A me succedono quasi quotidianamente ste cose qui, ma poi, con o senza pastori tedeschi mi piglia la folgorazione che le chiavi (non della macchina che non ho, ma dell'ufficio) sono nella tasca!!! Sì, ma dell'altra giacca...Quella cinque piani senza ascensore più su...E solitamente son pure in ritardo.

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  5. Ecco, una delle cose peggiori di Zena, la mancanza di ascensori..con quelle cacchio di scale ripide!

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